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Specie di armadio ottico in finto legno e a forma di bestia, caratterizzato dalla facilità con cui poter colpire ripetutamente le biglie. In quanto gioco basato su un modello in scala è paragonabile al nostro biliardino.
Caratteristiche elettromeccaniche sono le “alette” da cui si è acquisito il termine inglese flipper. E l’ostacolo a “funghetto”, versione moderna di quella funzione deviante che veniva assolta dal chiodo nelle vecchie tavole.
Circuito contatore per punti e biglie. Sensori, cavetti, output, e scheda Arduino.
Degli anni ’60 sono i modelli che tutt’ora vengono rielaborati per essere prodotti in serie. In questo senso può essere considerato come oggetto di una forma corporativa di design in stile pop, diffuso e esteriormente riconoscibile.
Man mano che si è affermato lo standard funzionale, il Flipper è divenuto capace di inglobare di volta in volta vari contenuti, fino a rivisitare molti dei temi predominanti della cultura di massa.
Appunto per aver affrontato come citazioni molti temi della cultura occidentale, è possibile considerarlo davvero un genere compiuto all’interno della categoria dei giochi di biglie.