Meccanismi Musicali


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CARILLON

Subito dopo il senso della vista diamo importanza all’udito, ed è possibile ricondurre per sinestesia questa dei Carillon alla prima categoria presentata, sullo spettacolo del movimento. Qualsiasi macchina si muove in un campo d’immagine è una sorgente di suoni e rumori.

Nella musica meccanica i protagonisti si delineano nel Settecento, come automi a forma di pianola o soltanto di scatola. Ciò che risalta per lo spettatore è più la strana suggestione dell’azione compiuta anziché la qualità musicale. Questi “strumentisti” sono interessanti per essere un contenitore di leve che eseguono senza sbagliare un colpo le composizioni più famose e certo riconoscibili. Anzi, oltre ad essere un gioco di elite, per tutto l’Ottocento sono stati anche i primi lettori di melodie musicali, al tempo ancora scritte su un rullo anziché su disco.

La categoria comprende il Piano Meccanico, a manovella, che può essere a rullo chiodato per azionare i martelletti sulle corde, o a rullo forato per azionare le canne d’organo. E la Scatola Musicale, a molla, che tramite rullo chiodato aziona lamine di metallo, e di cui è una semplificazione il comune carillon. Soprattutto, ha la carica a chiave di un

meccanismo ad orologeria

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Interessante è notare come l’attenzione dei musicisti si focalizza sulle caratteristiche proprie dell’oggetto come punto di partenza. Esiste allora fin da Mozart una produzione di musiche fatte per essere suonate da macchine ben precise.
Dopo che per gran parte del Novecento l’automa musicale è stato incarnato dal freddo giradischi, con la tecnologia elettronica è diventato il sintetizzatore di suoni, in special modo quello a sequencer (in alternativa a quello a tastiera). Di cui la versione digitale qui proposta è tra le più semplici esempi che conservano la suggestione del nastro magnetico:

VHSynthesizer

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Tra le immagini di tipo carillon possono essere inserite le forme legate all’armonia, come le decorazioni architettoniche e quelle degli strumenti musicali, di cui tratta l’esempio proposto sul

basso elettrico

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Gli strumenti musicali rimangono oggetti ibridi perché servono a produrre suoni da ascoltare. Per questo sono attrezzi, simili agli gli strumenti scientifici per lo studio di

forme dell’acustica

. Ma la comodità della vita va anche di pari passo con il piacere di utilizzare gli oggetti, che assumono nel tempo una forma caratteristica.

Macchina agricola. matita su carta. Pietrarubbia, 2012
Macchina agricola, matita su carta. Pietrarubbia, 2012

Non essendoci un confine ben definito tra utensile e artefatto, un grande filone lavori riguarda questo territorio intermedio, e man mano che si spostano verso il secondo termine, rientrano nella scultura sonora.